"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

lunedì 12 febbraio 2007

L'orso in araldica

L'araldica è lo studio dei blasoni e degli stemmi. Poteva il "nostro" orso non essere rappresentante delle qualità di questa o quella casata? L'orso è l'incarnazione della fierezza e della forza in battaglia, nonchè della classe guerriera. Oltre che nei blasoni delle varie casate è presente anche negli stemmi civici come ad esempio in quello della città di Berlino (a sinistra) o di Berna (a destra) i cui nomi derivano dalla radice germanica "bar" cioè orso. L'orso viene rappresentato di solito "passante" cioè come se stesse attraversando lo stemma (viene infatti chiamato anche marciante) o può essere raffigurato nella posizione rampante, cioè in piedi. L'animale può trovarsi a figura intera o possono esserne rappresentate solo le zampe dette branche.

Parallelamente all'araldica nobiliare e civica si è formata anche un'araldica ecclesiastica. Papa Benedetto XVI ha scelto uno stemma che al suo interno contiene la figura di un orso (abbiamo visto in altri post quanto sia stretto il legame fra il Papa e gli orsi), più precisamente l'orso di San Corbiano, primo Vescovo di Frisinga, una leggenda racconta che messosi in viaggio per recarsi a Roma a cavallo, mentre attraversava una foresta fu assalito da un orso, che gli sbranò il cavallo. Egli però riuscì non solo ad ammansire l'orso, ma a caricarlo dei suoi bagagli facendosi accompagnare da lui fino a Roma. Per cui l'orso è rappresentato con un fardello sul dorso. La facile interpretazione della simbologia vuole vedere nell'orso addomesticato dalla grazia di Dio lo stesso Vescovo di Frisinga, e suole vedere nel fardello il peso dell'episcopato da lui portato.



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