"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

domenica 22 aprile 2007

Festa della primavera per mamma orsa e i tre cuccioli

E’ un meraviglioso spettacolo della natura quello a cui stiamo assistendo, in questi giorni nel parco; mamma orsa, ribattezzata con il nome di Rossella, con i suoi tre piccoli (nelle foto) che annusano e degustano le fresche erbe della primavera. Siamo nel cuore dell’area protetta a pochi decine di metri dal ciglio della strada percorsa dagli automobilisti che, osservando l’orizzonte che li circonda, ammantato da una cortina forestale, lascia intravedere sui verdi prati, più in basso, come in un miraggio, Lei Rossella che placidamente accompagna i suoi tre cuccioloni di 14 mesi alla conoscenza della vita e delle sorprese quotidiane. E pensare che siamo a poco meno di 2 ore di distanza da metropoli come Roma e Napoli; quì nel cuore dell’Appennino, a qualche chilometro dalla frenetica civiltà moderna, madre natura ripropone quel miracolo della vita di questi pacifici plantigradi, protetti e custoditi dall’opera dell’Ente Parco. Loro, i tre robusti orsacchiotti non si distraggono un attimo dalla presenza della madre, intenti a scoprire i segreti della vita; Lei Rossella scruta la presenza umana a distanza di sicurezza e accompagna, con grande prudenza, la famigliola.
“Nell’Orso bruno marsicano, la nascita di tre cuccioli è un grande evento, un successo eccezionale e molto rassicurante – commenta il Direttore del Parco Aldo Di Benedetto - ai fini della salvaguardia della specie” “In effetti i cuccioli hanno una fisiologia molto complessa, per cui appena nati pesano appena 300-500 g ma, nell’arco di pochi mesi, possono raggiungere il peso anche di 30 - 40 chilogrammi; per questo oltre alle cure della madre è necessario che l’habitat sia idoneo, le risorse alimentari sufficienti .e limitati i fattori di disturbo o di rischio”. “Ricordo – conclude il direttore – che proprio di recente nella sede del parco sono convenuti i maggiori esperti nazionali ed internazionali per discutere e mettere a punto una corretta metodica di ricerca, basata sulla conta delle femmine di orso con i piccoli, alfine di conoscere meglio le capacità riproduttive della specie e la dinamica evolutiva della popolazione”.
Nel frattempo mamma Rossella e i tre cuccioli procederanno nel loro girovagare tra le verdi praterie e le ombrose foreste dell’area protetta sorvegliati a distanza dal personale del Parco che, nell’occasione ha voluto festeggiare questo gioioso evento.

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