"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

sabato 8 settembre 2007

Gli orsi in Abruzzo attirati nei centri abitati...e l'orsa Gemma non è da meno

"A meta' degli anni '90, per scopi di ricerca non autorizzati dall'Ente Parco, furono usate esche olfattive a base di pollame e scarti di pesce.
Da allora sono cominciate le incursioni degli orsi nei pollai alla ricerca di questo particolare cibo". Ad affermarlo e' Franco Tassi, direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dal 1969 al 2002, in merito alle continue notizie di orsi che si recano nei centri abitati del Parco alla ricerca dei pollai. "L'orso - spiega Tassi - e' un animale molto ghiotto, individualista e pervicace, se s'incapriccia d'un cibo o d'un sapore, continuera' poi a ricercarlo, e mamma orsa trasmettera'
immancabilmente questo comportamento ai suoi cuccioli, rendendo la correzione delle abitudini del plantigrade difficile se non impossibile". Il rischio che corrono gli orsi 'problematici' e'
elevato, in quanto molti sono misteriosamente scomparsi nel periodo tra il 2001 e il 2004. "Qualcuno - conclude Tassi -, regredendo alla barbarie, li ha abbattuti. Lo stesso caso dell'orso Bruno, ucciso il 26 giugno 2006 dai cacciatori nella civilissima Baviera, poiche' aveva abitudini simili a quelle di alcuni orsi marsicani, e' del resto illuminante".
Ed è tornata a farsi vedere qualche giorno fa, a distanza di molti mesi, l'orsa Gemma. Ma questa volta è stata più temeraria del solito arrivando fino al centro del paese, da sola, senza i suoi cuccioli che da tempo scorazzano, autonomi dalla madre, su e giù per le montagne del Centro Abruzzo. Gemma, l'orsa golosa di polli e di galline è arrivata a Villalago. Un rapido giro per via Nicola Casciano e poi ciondolando sulle zampe si è diretta verso gli impianti sportivi del paese, noncurante dei tanti occhi curiosi che le si sono appiccicati addosso durante la breve apparizione. E senza nascondere un pizzico di vanità si è girata verso chi la stava ammirando quasi a mettersi in posa per la foto di rito. Nessuno dei presenti, però, è stato lesto a cogliere l'attimo giusto per immortalare la particolare esibizione.
"Ha colto tutti di sorpresa - spiega il sindaco Cesidio Grossi - tanto è stata fugace nella sua apparizione". E quelli che hanno avuto la fortuna di vedersela passare davanti all'uscio di casa, come l'ex sindaco Franco Mancini o come il proprietario dello chalet dei campi da tennis, hanno preferito godersi tutta la scena così particolare e suggestiva senza distrarsi un solo attimo per cercare un apparecchio fotografico o il telefonino con cui poter scattare la foto. "Ma tornerà di nuovo", riprende sicuro il sindaco Grossi, "ormai abbiamo capito qual è il tragitto che percorre: arriva dalla Valle Franchitta per fermarsi a bere al lago Pio. Poi si dirige verso Frattura per salire fin sul monte Genzana suo rifugio naturale. E la prossima volta, statene certi, ci faremo trovare pronti".
Ma l'orsa questa notte ha compiuto l'ennesimo 'raid' in un pollaio, stavolta a Scanno. Sono state 11 le galline razziate in una piccola stalla a ridosso del centro abitato e, come al solito, ha divorato solo le interiora. Dopo la visita dei giorni scorsi a Villalago, situata vicino Scanno, si e' spostata in quanto evidentemente disturbata. Il tragitto che compie l'orsa con i suoi piccoli e' quello che attraversa la montagna che divide la Valle del Giovenco da quella del Sagittario. Ecco spiegate le incursioni tra Ortona dei Marsi, Scanno e la vicina Villalago. Sul posto, per verbalizzare l'accaduto, si sono recate le guardie del Pnalm.

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