"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

sabato 20 ottobre 2007

Non c'è pace per Jurka

La manifestazione dei miei amici del movimento No alla caccia, è stata un vero successo: oltre ad aver sfilato per le strade di Trento al grido di "Jurka libera!" affiancati da ENPA, LAV, LAC, OIPA, Animalmente, Pan Eppaa, Aidaa, Animal's Emergency, hanno raccolto oltre 14.000 firme per la liberazione dell'orsa ormai rinchiusa nel recinto di S. Romedio. Ma quasi per una strana simmetria il destino ha voluto affondare l'ultimo colpo alla già sventurata Jurka. Lo stesso giorno della manifestazione, alle 7.45 del mattino, l'orsa è stata narcotizzata per essere sottoposta ad un intervento di sterilizzazione. Tutta l'operazione sarebbe rimasta segreta se non fosse stato per Marcello Dell'Eva, presidente del movimento "No alla caccia" che ha prontamente ripreso la scena (in basso è possibile guardare il video). Avevo nutrito già dei seri dubbi sulla proposta di sterilizzazione di Jurka in una recente mail inviata proprio a Marcello, e come me la pensa anche il Prof. Carlo Consiglio ordinario di Zoologia nell'Università di Roma "La Sapienza":

La sterilizzazione dell'orsa Jurka, avvenuta il 13 ottobre a San Romedio nel Trentino, suscita gravi perplessità. Per eseguire l'operazione l'orsa è stata anestetizzata, il che le ha certamente causato un grave disturbo. Tenendo presente che, a quanto mi viene riferito, l'orsa è stata anestetizzata per ben cinque volte in tre mesi e mezzo, si può addirittura ipotizzare il reato di maltrattamento. Inoltre, una sterilizzazione di un animale selvaggio (e non di un orso da circo) sarebbe giustificabile solo nel caso che gli orsi fossero in numero eccessivo, ma, se così fosse, non si comprenderebbe come mai vengano importati orsi dalla Slovenia. Ma, anche nel caso che la sterilizzazione fosse veramente necessaria, si sarebbe potuto ricorrere alla telecontraccezione, che non richiede la cattura dell'animale ed è reversibile. Il recinto di San Romedio è veramente minuscolo ed anche il tenere in un recinto così piccolo un animale abituato a percorrere molti chilometri è incompatibile con la natura di un orso, causa un'assenza di stimoli necessari all'animale per svolgere i suoi modelli comportamentali e potrebbe quindi configurare, anche per questo, il reato di maltrattamento.

Si possono inviare lettere di protesta affinchè il silenzio e l'indifferenza non possano coprire le ingiustizie fatte sui più deboli, siano animali o uomini.

Gli indirizzi:

Giornale Trentino lettere@trentinocorrierealpi.it
Corriere del Trentino redazione@corrieredeltrentino.it
Giornale L'Adige p.giovanetti@ladige.it
Consiglio Provincia Trento info@consiglio.provincia.tn.it
Ettore Zanon ZanonE@consiglio.provincia.tn.it
Claudi Goff claudio.groff@provincia.tn.it
Pecoraro Scanio PECORARO_A@camera.it
Presidente Dellai segr.pres@provincia.tn.it
Presidente Dellai lorenzo.dellai@provincia.tn.it
Progetto Orso orso@pnab.it



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