"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

domenica 4 novembre 2007

Faccia a faccia con l'orso bruno

Per fortuna si è conclusa solo con un grande spavento e un forte batticuore la brutta avventura di Giovanni Pasina, un pastore di 57 anni abitante a Temù (Brescia). L'uomo era al lavoro questa mattina in alta Valcamonica, nella valle del Narcanello (sopra Pontedilegno), dove stava cercando le proprie capre al pascolo intorno ai 1.700 metri di quota, quando si è trovato all'improvviso di fronte un orso, a poche decine di metri di distanza.
Per allontanarsi, l'uomo è salito veloce verso il ghiacciaio del Pisgana, ma il plantigrado lo ha seguito a distanza, non si sa se perché incuriosito dalla presenza dell'essere umano, o perché quella era la direzione che gli andava di percorrere, oppure perché avesse intenzioni minacciose. Fatto sta che il pastore si è trovato la strada del ritorno tagliata dalla presenza dell'animale. L'allarme è stato lanciato via telefono dai parenti, ma quando l'uomo è stato raggiunto dai soccorsi con l'eliambulanza del 118, l'orso gli faceva tranquillamente gli affari suoi da qualche altra parte.
La presenza dell'orso bruno è stata segnalata più volte negli ultimi mesi nell'alta valle. Si tratta probabilmente di uno dei tre piccoli dell’orsa Yurka, che un anno fa arrivò dalle parti del passo del Tonale, ormai cresciuto e in grado di provvedere a se stesso.
Il plantigrado, del quale sono state trovate spesso feci e impronte, si ciba volentieri delle pecore e capre depredate agli allevatori della zona, che vengono regolarmente rimborsati. Finora se ne erano trovate spesso le tracce, ma mai l'animale si era avvicinato tanto all'uomo, dal quale di solito sta prudentemente alla larga.

Fonte: www.quibrescia.it

Il signor Pasina ha fatto un incontro speciale e per fortuna senza conseguenze tragiche: ma cosa dobbiamo fare se incontriamo un orso?

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono sempre dubbioso su questi resoconti enfatizzati dalla stampa, è già successo molte vote anche qua in trentino, che i racconti apparsi sui quotidiani erano assi diversi (e decisamente più drammatici) della realtà!
un saluto
max