"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

martedì 10 giugno 2008

Catture di orsi nel PNALM per monitoraggio

Sono cominciate, in area Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, le catture degli orsi per il monitoraggio scientifico della specie. Le operazioni, in ambito del progetto curato da ente Pnalm e dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Universita’ la Sapienza di Roma, prevedono la raccolta dati sugli animali catturati quali la misurazione della lunghezza e del peso, della qualita’ della dentizione, analisi dei prelievi sanguigni e del pelo. La metodologia per le catture consiste nell’impiego di innocue trappole posizionate nei punti di passaggio degli orsi, la loro narcotizzazione sotto stretto controllo veterinario e il successivo rilascio.

In area Parco d’Abruzzo le trappole sono state collocate in localita’ prossime alla Camosciara e Val Fondillo. La ricognizione scientifica e’ resa difficile dal cattivo funzionamento di 11 radiocollari satellitari, su un totale di 15 applicati ai plantigradi, che impedisce parzialmente l’individuazione dei passaggi utilizzati dagli orsi. Infatti, in questi apparati, sono state riscontrate delle criticita’ sia nel punto di aggancio al collo dell’animale, con conseguente perdita da azione meccanica, che nell’alimentazione elettrica a basso voltaggio, necessaria alla trasmissione dei dati al satellite per la mappatura dei tracciati di spostamento.(AGI)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da Grizzly :per intavolare una proficua discussione, vorrei essere- come al solito- un pò critico, riguardo a quello che ho letto nel post:
1-le catture per "applicare" i radiocollari agli orsi nel Pnalm, non sono cominciate, ma stanno continuando quelle già effettuate lo scorso anno........
E' ormai noto a molti, che un sito di cattura,(per radiocollarare gli orsi) è posto molto vicino al luogo dove lo scorso anno,fu avvelenato l'orso Bernardo,ed altri 3 orsi,(totale 4 orsi morti, che si erano assuefatti a recarsi al sito di cattura, attratti dal cibo; questa concentrazione di orsi, ha facilitato il compito ai "criminali", che hanno disposto il veleno, certi di fare il maggior danno possibile, come poi è successo........
2-Le "innocue trappole" di cui si parla nel post, consistono nel "laccio di Aldrich",che proprio innocuo non è.......
3- continuo a non comprendere che beneficio abbiano sull'orso marsicano i "bizantineggianti" studi effettuati dal team "Boitani", se si esclude l'utilità per le loro pubblicazioni e per le tesi di laurea.....
Il problema di fondo è che il radiocollare non serve assolutamente a ..NULLA...non salva l'orso dal veleno, dalle fucilate,....eppoi basta con questi "studi" ormai si sà tutto sull'orso,avrei capito "gli studi" 40-50 anni fà, ma oggi le priorità per la conservazione sono altre....
Purtroppo dall'alto del loro potere "cattedratico" ci propinano che lo studio con il radiocollare è fondamentale....sicuramente per le tasche di qualcuno,.... ma non per l'orso!
4- Perchè non si applicano nel Pnalm le metodologie, non invasive, applicate con un'encomiabile lavoro, svolto nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, per lo studio degli orsi marsicani presenti sui "Monti Azzurri"?
Ve lo dico io..... perchè portano agli stessi risultati,ma hanno un costo minimo,- quindi non ci si può lucrare sopra -e soprattutto hanno un' insignificante impatto sull'orso..........
stò ripetendo, dal mese di Aprile, da quando scrivo sul blog, sempre le stesse cose, speriamo che prima o poi qualcuno mi ascolti o mi controbatta con argomenti validi.....
Un saluto a tutti i lettori del Blog. Grizzly.