"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

venerdì 6 giugno 2008

Ucciso un orso polare in Islanda

Non è un buon momento per i nostri amici plantigradi, e lo sappiamo. L'ultimo caso è avvenuto ieri: un orso polare aveva attraversato il mare per trecento chilometri, ma quando ha raggiunto la costa dell'Islanda è stato ucciso a fucilate dalla polizia. L'animale, probabilmente, era emigrato dalla Groenlandia o da una piattaforma di ghiaccio alla deriva nell'Artico, spinto dalla fame.
Si era messo in viaggio, nuotando per chilometri e chilometri nell'acqua gelida. Ma quando l'orso ha toccato la costa dell'Islanda la polizia locale lo ha individuato, braccato e ucciso a fucilate. "C'era nebbia sulle colline, abbiamo deciso di colpirlo prima che scomparisse", ha detto il portavoce della polizia locale, il burocrate Petur Bjornsson.
Prima di fucilarlo gli agenti si sono consultati con il ministero. E la difficile decisione è spettata al ministro dell'Ambiente islandese Thorunn Sveinbjarnardottir. La scelta è stata quella di abbattere l'orso per paura che potesse fare del male a qualche turista o residente.
Ed ecco che un altro plantigrado ha fatto la fine che forse non si meritava. L'animale pesava 250 chilogrammi. L'ultima volta che un orso polare era stato avvistato sulla costa dell'Islanda risaliva al 1993.

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