"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

sabato 27 marzo 2010

Grizzly: in Alberta sono rimasti in 692

Nella regione canadese dell’Alberta stanno scomparendo gli orsi, secondo un autorevole studio ne restano 700, di cui solo la metà attivi sessualmente. Gli ambientalisti scuotono l’opinione pubblica e invocano l’intervento delle autorità per scongiurare un disastro ambientale. Questi grandi mammiferi controllano la catena alimentare nord-americana, l’estinzione avrebbe delle ripercussioni gravissime per l’equilibrio dell’ecosistema.

E’ palese che la presenza dell’orso garantisce il controllo della popolazione di erbivori. Questi ultimi, se lasciati senza predatori, distruggerebbero la vegetazione che attira i classici stormi di uccelli migratori. Meno scontato è immaginare l’orso nelle vesti di contadino, che contribuisce all’arricchimento e alla diversificazione del suolo spargendo semi e carcasse di salmone. Un tempo l’orso popolava monti e pianure di tutte le Americhe, poi con l’avvento dell’uomo ha iniziato una lenta ma inesorabile regressione.

Attualmente la minaccia più seria alla sopravvivenza del temibile Ursus actos horribilis proviene da una specie apparentemente più debole ma decisamente più letale: l’Homo sapiens sapiens, con i suoi quasi 7 miliardi di esemplari, sta seriamente minacciando l’ecosistema su scala globale. Non avendo veri nemici naturali sta prosperando su questo pianeta con lucida consapevolezza dei danni che arreca.
Dinnanzi la ferocia dei sapiens il grande grizzly sembra un orsetto di pezza.

In Alberta è stata lanciata una curiosa campagna pubblicitaria, denominata nomoregrizzlies, in cui si promuove in maniera provocatoria la salvaguardia degli orsi, sterminandoli… provare per credere!

Fonte: Ecowiki

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